L'acero giapponese si secca - Cosa fare?
Se l'acero giapponese a ventaglio mostra improvvisamente foglie appassite così come germogli avvizziti, il pericoloso Verticillium wilt è spesso dietro di esso - soprattutto quando la fornitura di acqua è effettivamente ottimale. È solo con la fortuna che le piante legnose esotiche possono essere salvate, perché non esiste ancora un rimedio efficace per la malattia dell'avvizzimento.
Modello della malattia e sintomi
Uno dei primi segni della malattia è spesso la necrosi – cioè la morte – dei bordi delle foglie, che a volte può essere scambiata per una scottatura, soprattutto nella fase iniziale. Tuttavia, questo colpisce fondamentalmente tutte le foglie stese al sole e non solo i singoli germogli. Inoltre, le foglie si seccano, i rametti appassiscono e muoiono. La malattia di Wilt può essere identificata senza dubbio se si rimuove un tale ramo e lo si taglia una volta. Il legno, che in realtà è di colore chiaro, è intervallato da macchie e punti scuri. Questa è la rete fungina vera e propria.
Gli alberi indeboliti sono particolarmente suscettibili
Gli aceri giapponesi che sono stati indeboliti da una posizione sbagliata e/o da cure inadeguate sono particolarmente suscettibili all'infezione da Verticillium wilt. In particolare, un luogo troppo umido o un ristagno d'acqua, ma anche terreni molto densi e poveri di ossigeno si rivelano fatali.
Lotta al Verticillium wilt
Purtroppo, non esiste ancora un fungicida efficace con cui si possa combattere la malattia del wilt – poiché il fungo è saldamente insediato nel legno, esso è ben protetto da tali agenti. Invece, bisogna tagliare generosamente le parti infette e smaltirle immediatamente nei rifiuti domestici o bruciarle. Tuttavia, il materiale infetto non deve mai essere messo sul compost, altrimenti la malattia può diffondersi ulteriormente. Si consiglia anche di ripiantare gli aceri infetti. Dopotutto, l'agente patogeno è nel terreno, per cui una nuova infezione è sempre possibile.
Tips
Le foglie secche, tuttavia, possono avere anche altre cause, per esempio troppa acqua/siccità o scottature solari.